A
cura di Franco Ferrari
L’ALZAIA Centro di produzione e organizzazione culturale. 1971-1980 Roma.
L’ALZAIA nasce nel 1971 dall’incontro
di dieci giovani artisti impegnati nel sociale: Ennio Calabria, Pietro Campus,
Nicola Distefano, Angelo Fattori, Luigi
Ferranti, Franco Ferrari, Giuseppe Frattali, Paolo Ganna, Francesco Pernice e
Giovanni Puma. Dopo una serie di riunioni e riflessioni, in un periodo di grandi
fermenti culturali e politici, decisero di organizzarsi e fondarono l’Associazione
ALZAIA con una sede prestigiosa aperta in via della Minerva n.5 a Roma, nelle
adiacenze del Pantheon.
Nel corso degli anni ’70 l’ALZAIA
assunse un ruolo rilevante nell’ambito romano e non solo, divenne in breve
tempo un centro di eccellenza attrattivo e diffusivo per l’arte e la cultura; con
una particolare attenzione per il sociale, ha stimolato e promosso attività
espositive e di dibattito, imponendosi per l’originalità e l’attualità delle
iniziative all’attenzione degli esperti e dei cittadini. Notevole è stato il contributo dato al dibattito
molto acceso in quegli anni, sul rapporto tra artista e società. Tra artista e
mondo politico.
L’ALZAIA ha promosso la creatività
individuale dei soci fondatori e di quanti
partecipavano e si riconoscevano
nelle sue fondamentali linee guida organizzando numerose mostre personali e
collettive. Particolare e innovativa è stata l’ideazione e la realizzazione
di numerosi cataloghi di presentazione
delle molteplici mostre individuali nei
quali, superando lo schema della presentazione del solo critico d’arte, si riproducevano integralmente i dibattiti
sulle opere da presentare, organizzati prima della esposizione, tra artisti,
critici d’arte, sociologi, filosofi, registi, psicologi e l’autore.
L’ALZAIA è stata in quegli anni
presente con iniziative e contributi, con mostre e manifestazioni, nelle lotte
a sostegno del diritto alla casa e in quelle a sostegno dei lavoratori nelle fabbriche occupate. Nel
1973 l’ALZAIA partecipa alla “X Quadriennale di Roma” dal titolo la Ricerca
estetica 1960 -1970. La commissione invita il gruppo dell’ALZAIA che espone una
grande e complessa “installazione”, realizzata collettivamente, dal titolo “La
città e l’idea”.
Nel 1976 L’ALZAIA, per far fronte ai nuovi numerosi impegni, si costituisce in Cooperativa, cambia il logo e coopta nuovi soci; entrano quindi a farne parte: Gianfrancesco Artibani, Maurizio Bedini, Sergio Ciarlo, Sandro Di Marco, Nicola Grassitelli, Lia Lepore, Agostino Milanese, Tiziana Piccone, Luisa Taravella e Roberto Zito.
Oltre a continuare nel lavoro impostato dai Soci fondatori L’ALZAIA amplia la sua attività con interventi e manifestazioni importanti nelle scuole, nei quartieri romani e nelle fabbriche dismesse. Molte altre furono le iniziative: la partecipazione nel 1976 alla Biennale di Venezia con il manifesto dell’Arte come Processo; l’intervento di arte e archeologia urbana alla Montecatini Edison – Portici; la Biennale di Gubbio 1978; l’operazione Roma Eterna; Le mostre a Praga e a Montreal.
L’ALZAIA nel corso della sua lunga attività negli anni tra il 71 e l’80 ha attuato moltissime iniziative: la mostra di originali Manifesti Cubani per l’inaugurazione della sede; le numerose manifestazioni internazionali culturali e divulgative promosse e realizzate a favore dei paesi in lotta per la libertà e contro le dittature; la raccolta di opere per un “Museo de la Solidaritad” a Santiago del Cile; le molteplici iniziative artistico-culturali alle feste dell’Unità per un rinnovamento della comunicazione; la partecipazione alla mostra International Art Exhibition for Palestine - Beirut 1978; le molte proiezioni di film d’arte con lezioni e dibattiti di storici e critici; la manifestazione Lotta per la casa a Roma in collaborazione con il SUNIA con mostre e produzione di manifesti e altro materiale visivo; le iniziative a sostegno dei lavoratori in lotta nelle fabbriche occupate; le mostre collettive di solidarietà per cause sociali; le mostre personali dei componenti dell’Alzaia e mostre di giovani promesse che erano fuori dai circuiti ufficiali dell’arte; la partecipazione al 25ème Salon Jeune Peinture Parigi 1974; la partecipazione collettiva alla X Quadriennale di Roma del 1973 - con una grande installazione dal titolo “La città e l’idea”; la partecipazione collettiva alla Biennale di Venezia del 1976 con il progetto “Il manifesto dell’arte come processo”; la partecipazione alla Rassegna Internazionale di Grafica – Praga; l’intervento ad Arte e archeologia alla Montecatini Edison – Portici; la partecipazione alla Biennale di Gubbio 1978; la manifestazione di solidarietà con Una cartella per Hanoi in collaborazione con FIOM Regionale del Lazio; un progetto nel Comune di Ciampino per un parco giochi e la costituzione di un Centro Culturale Polivalente; lo studio sul tema “L’artista e la città”; la ricerca, la produzione e le mostre su Il manifesto politico; la documentazione e la mostra sulla Grafica Bulgara; l’apertura di Laboratori di animazione in numerose scuole di Roma e provincia; l’intervento denominato “Roma Eterna”; la manifestazione definita “Rapporti all’Ostiense” - Roma; l’intervento di arte e archeologia urbana alla Montecatini Edison di Portici; le mostre a Praga e a Montreal – Canada;
l’operazione “Che cos’è un murale? Realizziamolo” - Centocelle Roma; l’attuazione di grandi striscioni e manifesti dipinti in funzione di sostegno alle fabbriche occupate e le partecipazioni alle manifestazioni sindacali e sociali; la pubblicazione dei “ I quaderni Alzaia” mensile di informazioni e approfondimenti; ecc.
Oltre a continuare nel lavoro impostato dai Soci fondatori L’ALZAIA amplia la sua attività con interventi e manifestazioni importanti nelle scuole, nei quartieri romani e nelle fabbriche dismesse. Molte altre furono le iniziative: la partecipazione nel 1976 alla Biennale di Venezia con il manifesto dell’Arte come Processo; l’intervento di arte e archeologia urbana alla Montecatini Edison – Portici; la Biennale di Gubbio 1978; l’operazione Roma Eterna; Le mostre a Praga e a Montreal.
L’ALZAIA nel corso della sua lunga attività negli anni tra il 71 e l’80 ha attuato moltissime iniziative: la mostra di originali Manifesti Cubani per l’inaugurazione della sede; le numerose manifestazioni internazionali culturali e divulgative promosse e realizzate a favore dei paesi in lotta per la libertà e contro le dittature; la raccolta di opere per un “Museo de la Solidaritad” a Santiago del Cile; le molteplici iniziative artistico-culturali alle feste dell’Unità per un rinnovamento della comunicazione; la partecipazione alla mostra International Art Exhibition for Palestine - Beirut 1978; le molte proiezioni di film d’arte con lezioni e dibattiti di storici e critici; la manifestazione Lotta per la casa a Roma in collaborazione con il SUNIA con mostre e produzione di manifesti e altro materiale visivo; le iniziative a sostegno dei lavoratori in lotta nelle fabbriche occupate; le mostre collettive di solidarietà per cause sociali; le mostre personali dei componenti dell’Alzaia e mostre di giovani promesse che erano fuori dai circuiti ufficiali dell’arte; la partecipazione al 25ème Salon Jeune Peinture Parigi 1974; la partecipazione collettiva alla X Quadriennale di Roma del 1973 - con una grande installazione dal titolo “La città e l’idea”; la partecipazione collettiva alla Biennale di Venezia del 1976 con il progetto “Il manifesto dell’arte come processo”; la partecipazione alla Rassegna Internazionale di Grafica – Praga; l’intervento ad Arte e archeologia alla Montecatini Edison – Portici; la partecipazione alla Biennale di Gubbio 1978; la manifestazione di solidarietà con Una cartella per Hanoi in collaborazione con FIOM Regionale del Lazio; un progetto nel Comune di Ciampino per un parco giochi e la costituzione di un Centro Culturale Polivalente; lo studio sul tema “L’artista e la città”; la ricerca, la produzione e le mostre su Il manifesto politico; la documentazione e la mostra sulla Grafica Bulgara; l’apertura di Laboratori di animazione in numerose scuole di Roma e provincia; l’intervento denominato “Roma Eterna”; la manifestazione definita “Rapporti all’Ostiense” - Roma; l’intervento di arte e archeologia urbana alla Montecatini Edison di Portici; le mostre a Praga e a Montreal – Canada;
l’operazione “Che cos’è un murale? Realizziamolo” - Centocelle Roma; l’attuazione di grandi striscioni e manifesti dipinti in funzione di sostegno alle fabbriche occupate e le partecipazioni alle manifestazioni sindacali e sociali; la pubblicazione dei “ I quaderni Alzaia” mensile di informazioni e approfondimenti; ecc.
MANIFESTAZIONI INTERNAZIONALI
Molte furono le iniziative culturali e divulgative promosse e realizzate dall’ALZAIA a favore dei paesi in lotta per la libertà e contro le dittature, in particolare si ricordano:
Molte furono le iniziative culturali e divulgative promosse e realizzate dall’ALZAIA a favore dei paesi in lotta per la libertà e contro le dittature, in particolare si ricordano:
- I manifesti Cubani - strumento politico-sociale nella Cuba castrista 1971 (clicca qui)
- Mostra documento sulla Grecia dei Colonnelli. 1971 (clicca qui)
- I manifesti Palestinesi. 1971 (clicca qui) Altre manifestazioni in favore della Palestina
- Raccolta di opere per un “Museo de la Solidaritad” Santiago del Cile. 1972 (clicca qui)
- Gli Artisti con Haiti – un popolo in lotta per la libertà. 1973 (clicca qui)
- Gli artisti italiani per la libertà del Cile. 1974 (clicca qui)
- Una scuola per Hanoi. 50 artisti per la ricostruzione del Vietnam. 1975 (clicca qui)
- 100 cartelle di litografie per "Una scuola per Hanoi". 1975 (clicca qui)
- International Art Exhibition for Palestine - Beirut. 1978 (clicca qui)
LE FESTE DELL’UNITA’
L’ALZAIA nelle iniziative di cui di seguito si da brevemente conto ha avuto un ruolo trainante promuovendo un’originale esperienza: utilizzare l’arte come strumento primario di informazione ponendosi l’obbiettivo di un rinnovamento delle manifestazioni politiche e popolari denominate “Feste dell’Unità”. Riteneva questi grandi e importanti appuntamenti di popolo un’occasione per tentare con nuovi mezzi espressivi una comunicazione più democratica e partecipata che partisse dal basso. L’ALZAIA vedeva in questa esperienza un’occasione essenziale per una crescita culturale delle “Sezioni Territoriali del PCI” e la sperimentazione di un primo modello di lavoro culturale collettivo ed interdisciplinare da utilizzare nella gestione democratica del territorio.
L’ALZAIA nelle iniziative di cui di seguito si da brevemente conto ha avuto un ruolo trainante promuovendo un’originale esperienza: utilizzare l’arte come strumento primario di informazione ponendosi l’obbiettivo di un rinnovamento delle manifestazioni politiche e popolari denominate “Feste dell’Unità”. Riteneva questi grandi e importanti appuntamenti di popolo un’occasione per tentare con nuovi mezzi espressivi una comunicazione più democratica e partecipata che partisse dal basso. L’ALZAIA vedeva in questa esperienza un’occasione essenziale per una crescita culturale delle “Sezioni Territoriali del PCI” e la sperimentazione di un primo modello di lavoro culturale collettivo ed interdisciplinare da utilizzare nella gestione democratica del territorio.
La prima iniziativa fu
quella realizzata nel quartiere di Tiburtino III, una Festa dell’Unità diversa e partecipata; seguirono altre ed altrettanto importanti partecipazioni
del gruppo ALZAIA alle “Feste” come
quelle di seguito elencate: - 1970 - Festa dell’Unità Nazionale a Firenze; 1972 – Festa dell’Unità Nazionale a Roma; 1975
– Festa dell’Unità di Ciampino; 1976 – Festa dell’Unità di San Lorenzo – Roma;
1976 – Festa dell’Unità del Pantheon – Roma.
Di seguito pubblichiamo le testimonianze in nostro possesso
riferite alle partecipazioni del gruppo dell’ALZAIA:
- Festa dell'Unità a Tiburtino III 1969 (clicca qui)
- Festa nazionale dell'Unità - Firenze - 1970 (clicca qui)
- Festa nazionale dell'Unità di Roma e del Lazio - 1972 (clicca qui)
- Feste dell'Unità di Ciampino, sezione Centro in piazza del Pantheon e San Lorenzo - 1976 (clicca qui)
Si chiede cortese
collaborazione a chi avesse ulteriori documentazioni relative alle iniziative suddette.
Manifesto dell’Alzaia
L’ALZAIA è un centro di produzione e organizzazione culturale. E’
costituita nelle sue fondamentali componenti da soci ed autori.
L’ALZAIA si propone di far maturare in questo rapporto diretto con il
pubblico tutte quelle potenzialità di partecipazione critica alla produzione,
capaci di modificare in prospettiva il rapporto attuale “produttore –
consumatore” in quello di “autore – committente”.
A
tale scopo è fondamentale organizzare una base associativa sulla quale operare
affinché tra i soci e gli autori dell’ALZAIA si stabilisca un contatto
profondo, si produca un incontro ed un dibattito critico che investa lo stesso
momento creativo della produzione culturale e della sua destinazione.
La
struttura associativa dell’ALZAIA nelle sue fondamentali componenti, i soci e
gli autori, e nella qualità degli scambi che fra essi intercorrono, deve
prefigurare il più generale rapporto possibile tra intellettuale e comunità.
In
questo quadro di impegni l’ALZAIA si propone di creare occasioni di incontro,
di informazione, di dibattito, segnalando nel contempo all’attenzione dei soci
tutte quelle forze culturali nuove, tuttora potenziali.
L’ALZAIA intende da un lato decentrare la
propria attività verso la periferia, dall’altra porre la propria sede e la
propria iniziativa a disposizione delle proposte che vengano dalla periferia
stessa accentuando questa attività soprattutto in quelle zone che per uno
sviluppo urbanistico e sociale discriminante sono dequalificate e prive di
servizi culturali.
Ecco cosa scrisse, a proposito dell’ALZAIA,
il critico e storico dell’arte Domenico Guzzi, nell’anno 2000, in una analisi
storica dei movimenti artistici sul catalogo edito in occasione della mostra:
IMMAGINE D’IMPEGNO
IMPEGNO D’IMMAGINE
ANNI SESSANTA E SETTANTA: LA FIGURAZIONE IN
ITALIA
A
cura di Domenico Guzzi
voluta
dall’”Associazione Aldo Tozzetti”
allestita nei locali dell’ex Mattatoio di Roma, dopo anni di abbandono.
“L’ALZAIA fondata da un gruppo di artisti
ideologizzati, nel tempo in cui si propone, ha avuto larga partecipazione e riscontro.
La prima mostra che si aprì nello spazio dell’ALZAIA era dedicata al manifesto
cubano. Nel cui depliant si legge: “(…) l’iniziativa non si propone soltanto
l’obiettivo su ciò che a Cuba si va producendo nel campo del manifesto.
Obiettivo fondamentale è stimolare una riflessione critica sui modi con i quali
in quel paese artisti e grafici si
sforzano di formulare i messaggi, di comporre democraticamente la comunicazione
visiva, di superare i processi autoritari tipici della comunicazione nelle
società consumistiche.”
In ragione di una larga diffusione dell’opera
d’arte, gli artisti dell’ALZAIA propongono essenzialmente la grafica che, per
sua natura, è più di altre forme d’arte ad una maggiore portata popolare. Né
deve tacersi da parte degli artisti componenti del gruppo il loro impegno
strettamente ideologico legato ad eventi e problematiche del contemporaneo. Si
cita, ad esempio, di mostre titolate “La Casa è un diritto e non un privilegio”, “Artisti
democratici a sostegno della lotta operaia”, “Gli artisti con Haiti un popolo
in lotta per la libertà”.
Si comprende, dunque, l’impegno forte di tali
artisti. Una rassegna, tuttavia, va particolarmente sottolineata:”L’Artista e
la città” nel cui catalogo si legge: “L’ideologia dell’arte non impegnata è un
conseguente risultato della feticizzazione del prodotto artistico slegato dalla
realtà delle tensioni dialettiche dell’istituzione storica. Il disimpegno
dell’artista dalla problematica delle contraddizioni di classe, dalla
partecipazione del suo prodotto culturale al processo rivoluzionario per
modificare le coscienze manipolate dall’ideologia borghese in coscienze
critiche, viene perseguito nell’epoca della tecnologia consumistica con la
trasformazione del prodotto culturale in merce di consumo.”
Si tratta di una analisi assai lucida in
termini sociologici della posizione attuale dell’arte. I cui esiti, non per
nulla, non vengono denominati “opere” ma “prodotti”.
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